Chi siamo

L'Archivio storico Foto Locchi, posto sotto la tutela del Ministero della Cultura (MiC), è considerato per il suo alto valore storico e artistico uno tra i più importanti a livello internazionale. Un corpus d'immagini in costante divenire, che a seguito delle recenti acquisizioni conta oggi oltre 5 milioni di fotografie sulla storia di Firenze e della Toscana, dagli anni Trenta ad oggi, conservate sotto forma di negativi originali. Immagini dal mondo dello sport e dello spettacolo, della moda e della grande Storia, ma anche frammenti pittoreschi che raccontano consuetudini e quotidianità della vita di ieri e di oggi.

La creazione di una piattaforma digitale ha oggi permesso di riportare in vita quasi cent'anni di storia di un territorio, rendendo finalmente fruibile, in modo semplice e immediato, lo straordinario corpus di immagini conservato nella propria Banca Dati.

La nostra missione

L'obiettivo dell'Archivio Foto Locchi è di valorizzare e tenere vivo questo immenso patrimonio iconografico di cui è custode e rendersi punto di riferimento e strumento di lavoro all'avanguardia per professionisti, studiosi e appassionati, interessati alla storia di Firenze e ai grandi avvenimenti e personaggi internazionali che la città ha ospitato. L'Archivio Foto Locchi vuol essere fonte d'ispirazione per chi desidera raffigurare Firenze e la Toscana oggi attraverso immagini di grande fascino e sapore storico.

La nostra storia

Nel 1924 il fotografo paesaggista Tullio Locchi, già apprezzato fotoreporter di guerra e fotografo ufficiale della famiglia reale, decise di fondare il suo studio nel cuore della città: nacque così la Foto Locchi in Piazza Vittorio, attuale Piazza della Repubblica.

A seguito della prematura morte di Tullio nel 1926, a soli due anni dalla fondazione, l'attività venne rilevata dalla vedova che creò una società con i più stretti collaboratori del marito: la famiglia Moscato-Corcos.

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Sarà Silvano Corcos, già presente in azienda alla fine degli anni Venti come direttore al fianco dello zio Umberto, a prendere le redini della società diventandone anima stessa.
Anch'egli ritrattista di casa reale, seppe distinguersi non soltanto per le capacità tecniche, quanto per le sue rare capacità imprenditoriali, che fecero della Foto Locchi uno dei più importanti e rinomati studi di Firenze, rendendo questa "bottega di arte e tecnica fotografica" il vero e proprio fotografo ufficiale della città.

Silvano Corcos

È alla lungimiranza di Silvano Corcos che si deve la creazione dell'Archivio Foto Locchi e l'ideazione stessa del suo innovativo sistema di archiviazione.
Un sistema semplice, ma proprio per questo tanto efficace, la cui intrinseca logicità lo ha reso perfettamente compatibile con i moderni sistemi di software. L'originale identificazione dei fotogrammi con un univoco codice alfanumerico, di per sè garanzia di integrità referenziale, ha permesso da sempre il rapido reperimento delle immagini, garantendone l'immediata fruizione anche senza l'ausilio a noi fornito dai più recenti database.

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Gli obiettivi della Foto Locchi non si facevano mai sfuggire un avvenimento cittadino e in anni ancora lontani dall'avvento della televisione le tre grandi vetrine in piazza Repubblica ebbero il ruolo di vera e propria foto cronaca dei principali eventi cittadini. Il giorno successivo i fiorentini potevano contare di ritrovare una ricca documentazione fotografica affissa alle bacheche del negozio, davanti alle quali in moltissimi si affollavano per rivedersi, per commentare o semplicemente per informarsi sui fatti.

Negli anni più fecondi della propria attività la ditta arrivò a contare fino a trenta fotografi tra dipendenti e collaboratori. Come nella tradizione della tipica bottega artigiana i giovani apprendevano il mestiere attraverso l'esempio e l'insegnamento dei più anziani, ai quali era affidato il compito di tramandare lo stile Foto Locchi: uno stile semplice, pulito, caratterizzato dalla necessità di cogliere l'attimo tipica del fotogiornalismo, senza mai rinunciare, non soltanto alla qualità dello scatto, ma soprattutto al gusto per la composizione fotografica.
I vecchi maestri cercavano di infondere negli apprendisti la consapevolezza che attraverso il proprio obiettivo l'artista non si limita a documentare la realtà ma la rappresenta, interpretandola con sforzo creativo. La lezione che si insegna da Foto Locchi è che il fotografo professionista non deve essere solo un bravo tecnico, ma deve saper sviluppare una propria sensibilità artistica capace di rendere ogni scatto un'opera fotografica.

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La proprietà dell'azienda è sempre rimasta alla famiglia Corcos, nella persona della figlia Deanna e del marito Giampaolo Ghilardi, apprezzato fotoreporter e titolare fino al 2015, anno della sua prematura scomparsa. Attualmente la guida della società e la gestione dell'Archivio sono affidate alla cura e alla passione della figlia Erika, fortemente determintata nella valorizzazione di questo patrimonio culturale, che recentemente ha potuto svelarsi al pubblico attraverso due importanti mostre monografiche ospitate nelle prestigiose sale di Palazzo Pitti a Firenze "Fashion in Forence through the lens of Archivio Foto Locchi" (9 gennaio 2017 - 5 marzo 2017) e "The Elegance of Speed" (11 giugno 2018 - 16 settembre 2018).

Mostre

Recenti acquisizioni

L'Archivio Foto Locchi non è qualcosa di statico: come un organismo vitale evolve, giorno dopo giorno, grazie a nuovi scatti, acquisizioni, riscoperte.

Negli ultimi anni l'Archivio Foto Locchi ha potuto arricchire il proprio patrimonio iconografico attraverso l'acquisizione di altri tre prestigiosi archivi fiorentini, andando così a formare un corpus di oltre 5.000.000 di immagini:

  • l'Archivio Italfotogieffe, che conta oltre 500.000 immagini relative alla cronaca e allo sport della città di Firenze. Una ricchissima sezione è interamente dedicata al gioco del calcio, alla Nazionale Italiana e in particolare alla squadra della Fiorentina, di cui se ne segue diligentemente ogni tappa dagli esordi in via Bellini ai giorni nostri;

  • l'Archivio Foto Levi, che conta quasi 1.000.000 di immagini inerenti ad ogni aspetto della vita cittadina dal 1947 agli anni Settanta;

  • l'Archivio Bazzechi, costituito dal fotografo aretino Ivo Bazzechi che ha saputo magistralmente documentare la vita cittadina a partire dagli anni '50 con particolare attenzione allo sviluppo dell'artigianato fiorentino.