Arte e Spettacolo

Amici Miei Atto II

Lo sguardo azzurrissimo dell’architetto Rambaldo Melandri alias Gastone Moschin riesce a brillare anche nelle foto in bianco e nero, proprio come la familiarità ironica del Necchi interpretato da Renzo Montagnani.
Ormai nell'immaginario collettivo la sobrietà tutta francese di Philip Noiret - lo strepitoso giornalista di notte Perozzi-, come il chirurgo Sassaroli-Adolfo Celi , solenne anche mentre si distrae, e il ruvido quanto mai terribile strozzino interpretato da un magistrale Paolo Stoppa.

Il secondo episodio di quella favola crudele, moderna e realistica che è stata Amici miei, diretto da un sapiente Mario Monicelli e con Ugo Tognazzi quale impagabile conte Raffaello Mascetti, racconta la capacità tutta fiorentina di saper ridere di se stessi e delle proprie miserie, insieme agli amici di sempre e contro i nemici che affiorano nel corso della vita.

Un capolavoro del cinema italiano datato 1982, girato tra Firenze e i suoi dintorni, e inesorabilmente toscano, che ancora oggi segna il vocabolario e l’immaginario di quanti ne conoscono le zingarate in giro per la Toscana. A firmarne la sceneggiatura due mostri sacri della commedia all’italiana: Leonardo Benvenuti e Pietro De Bernardi con Tullio Pinelli e lo stesso Monicelli.