Non c’è una città di Toscana che sia uguale all’altra. Nei secoli, da nord a sud e dall’est all’ovest, cambiano i materiali per costruire le mura, le dimore, i palazzi del potere, le chiese e i conventi. Si differenziano tra loro non solo le case disseminate per le campagne e lungo la costa, ma anche i piccoli paesi arroccati e i borghi d’origine medioevale, quasi a sottolineare la varietà che caratterizza il paesaggio naturale e, indirettamente, i caratteri di quanti da secoli e millenni vi abitano.
Così, conoscere la Toscana e le sue peculiarità diventa il modo per conoscere mondi come quello nitido di marmo delle Apuane e quello verde morbido delle colline senesi, quello rude e generoso dell’Alta Maremma ferrigna e quello liquido di sasso del grossetano… E le loro tradizioni fatte di cibi e profumi intensi, indimenticabili e sapidi di ricordi, che aprono la memoria e vi si radicano come uno scrigno dal quale poter attingere nei giorni a venire. Così le case torri s’associano alle lavorazioni raffinate delle colonne tortili, le stazioni d’autore sembrano cambiare il volto ai centri storici e le strade che pian piano si popolano d’auto ricordano che il futuro è già presente, anche in queste vie un tempo percorse soltanto da carri, carrette e carrozze.
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