Arte e Spettacolo

Un Maggio fatto di musica

Le voci possenti, morbide, sensuali e intense che animano ancora oggi gli appuntamenti del Maggio Musicale sono irripetibili, indescrivibili nella loro tessitura dai cromatismi ineffabili, proprio come le esecuzioni sinfoniche amplificate da quella meravigliosa cassa acustica che è il nuovo Teatro dell’Opera. Tutto quello che circonda il Maggio (come viene chiamato in modo sbrigativo dai fiorentini) è racchiuso in una memoria fatta d’immagini e profumi sottili che dal 1933, anno della sua fondazione, arriva fino a oggi.
Sulle tavole del Maggio riscosse un successo sfolgorante Maria Callas nel 1953 con la raffinatissima Medea di Luigi Cherubini, proprio come Renata Tebaldi “voce d’angelo” che nel 1948 iniziò un intenso rapporto con il Maggio. Accanto a lei trionfò la triestina Fedora Barbieri, e non mancarono grandi tenori come Mario del Monaco e Giuseppe Di Stefano o il profondo basso Boris Christoff.
A conferma del legame profondo della città con l’arte abbiamo: le splendide scene diventate oggi pezzi da museo grazie ad artisti come DeChirico, Casorati, Severini, Sironi e Kokoshka; le magistrali regie di Zeffirelli, Ronconi, Visconti; e indimenticabili – nel loro attimo di eterno presente – le esecuzioni con direttori come Riccardo Muti e il geniale Zubin Mehta.